Ricordi quando tre settimane fa ti ho parlato di come sorridere sempre ed avere un approccio migliore in tutte le occasioni della vita? Bene, è arrivato per me il momento di fare il punto della situazione e condividere con te quello che mi è successo in questi straordinari 21 giorni della mia vita.
Come sorridere sempre: i miei 21 giorni
Se hai già letto l’articolo con il quale ho dato inizio a questa splendida routine ricorderai queste quattro personalità che mi hanno ispirato e sostenuto durante queste tre settimane. Te le riporto brevemente qui:
- Tony Robbins e il suo libro Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario. Manuale di psicologia del cambiamento
- Il Dott. Maltz e il suo esperimento sulle abitudini
- Sara Perico e la sua 21 giorni
- La mia civetta salvadanaio
Personaggi di tutto rispetto, compresa la mia civetta salvadanaio che a dire il vero devo rimpinguare con almeno 10 euro perchè non sempre sono stato capace di reagire subito con un sorriso, ma andiamo con ordine.
Settimana 1: il sorriso stampato in faccia
Come in ogni occasione in cui ci mettiamo alla ricerca di un risultato, la prima settimana ho tenuto fede ai miei obiettivi. Ho sempre avuto un bel sorrisone stampato in faccia che mi ha aiutato ad affrontare tutta la settimana. Devo ammettere che non ho dovuto affrontare grosse difficoltà ma almeno ho speso bene il mio tempo. Ho iniziato a diffondere l’idea del “sorridere sempre” tra alcuni miei colleghi e questo mi ha dato una grossa mano sopratutto nella terza settiamana, ma non è finita qui. Sarà stato un caso o come dicono alcuni la legge di attrazione, ma ho ricevuto una splendida notizia che attendevo da tempo proprio il sabato della prima settimana.
Settimana 2: affronto alcune difficoltà col sorriso
Ben consapevole che prima o poi alcuni intoppi mi si sarebbero presentati davanti ho insistito sul sorridere sempre e ne è valsa davvero la pena. A lavoro, una particolare attività di pianificazione bisettimanale è andata piuttosto bene. Nonostante alcune difficoltà immediatamente successive la settimana si è conclusa molto bene grazie ad alcune conferme riguardo la notizia appresa la settimana precedente. Ti stai chiedendo di cosa si tratta vero? Stai tranquillo a breve ne parlerò in un nuovo post. Se non vuoi perdertelo puoi iscriverti alla newsletter tramite il box che trovi qui al lato. Basta il tuo nome e la tua casella di posta elettronica. Sarai avvisato appena pubblicherò il mio prossimo articolo.
Settimana 3: le cose iniziano a farsi complicate
Non poteva essere tutto così facile e lineare, la vita è un continuo movimento, nulla rimanere fermo al suo posto. Quindi come puoi immaginare la terza settimana è stata una tragedia(ma io sorrido lo stesso). Ci sono stati diversi intoppi a lavoro e si sono creati alcuni strappi. Devo ammettere che è stato difficile mantenere il sorriso, ma sono riuscito ad affrontare i problemi grazie anche al supporto di alcuni amici. Come ti dicevo, ho approfittato della calma della prima settimana per seminare, così mi sono trovato nei momenti peggiori con il supporto delle persone alle quali ero riuscito a trasmettere la voglia di sorridere sempre.
Cosa ho imparato in questi 21 giorni
Sicuramente ho capito che anche i momenti che sembrano scorrere via senza troppi intoppi hanno il loro significato. E’ stato proprio grazie a questi attimi di vita che sono riuscito a portare a qualcun altro il messaggio del sorridere sempre. Non è stato un lavoro inutile ne andato perso perchè proprio grazie a questo sono riuscito poi a superare i momenti più difficili dell’ultima settimana.
Allora il messaggio che voglio lasciarti è quello di condividere la tua positività con gli altri. Ti farà sentire bene subito e ti ritroverai con un piccolo investimento che potrai riscuotere con gli interessi quando ne avrai più bisogno.
Mi piace molto il pensiero di condividere con gli altri la tua positività, il sorriso è contagioso se fossimo meno lamentosi e più propositivi il mondo sarebbe migliore aspetto con ansia il nuovo post
Lamentarsi è inutile non ci aiuta anzi ci è di ostacolo nella soluzione dei problemi
ciao ho letto il tuo post. Molto interessante e bello. Bello perché si sente la convinzione di ciò che vuoi fare Secondo me è importante dire veramente quel che si sente e si pensa, anche a costo di non piacere a qualche persona. Nella mia vita ho sempre seguito questo mio codice. Ovviamente è più difficile da un lato ma dall’altro la sensazione che si trasmette è differente. Tempo fa ho seguito uno streaming di un seminario sullo yoga del sorriso. E’ importate affrontare la vita con il sorriso nel cuore. Ovviamente è facile se tutto scorre serenamente . Quando a me accadono eventi tristi se mi accorgo che mi faccio prendere da essi mi fermio e cerco di capire che lezione devo imparare. Ogni cosa ha un suo tempo e accade quando è arrivato il momento della lezione. Credo nel fatto che la vita è un momento tra le tante che ci è stato dato per farci crescere e quindi ogni evento è utile siamo noi che dobbiamo comprendere e imparare a sentire e guardare con il cuore perché lui ci consce a fondo. Buona giornata e grazie :))
Grazie a te Marta. Effettivamente hai proprio ragione non sempre è facile dire ciò che si pensa. Allo stesso tempo è necessario seguire le proprie convinzioni per non perdere la stima di se stessi. A presto 🙂
Caro Rocco, grazie per la citazione e grazie per aver arricchito ulteriormente questa nostra campagna del sorriso!
Mi è piaciuta molto la tua iniziativa di coinvolgere i tuoi colleghi, si è rivelato essere un dono di quelli fatti con il cuore e che poi ti ritornano proprio quando ne hai bisogno.
Anche io come te continuo a sorridere soprattutto in quelle giornate che si capisce già dal mattino che non saranno tra le più rosee, mi guardo allo specchio e mi dico, ok, è una giornata di M, l’unica cosa che mi può salvare è il sorriso!
Coinvolgere almeno in parte altre persone, contagiarle col sorriso, mi è sembrato il modo migliore per fare mia questa bellissima abitudine. Grazie ancora per l’ispirazione a presto.
Complimenti per l’articolo, concordo con quello che hai scritto.
La chiave è l’atteggiamento con il quale affronti i problemi e le avversità, ed è quello che fa la differenza tra chi si lamenta e chi TROVA una soluzione.
“Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema… comprendi?”
È proprio li il punto Sergio. Approcciare tutte le situazioni della vita in modo da avere il maggior numero possibile di opzioni tra le quali scegliere…esclusa la lamentela 🙂